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Rivoglio i film di una volta!

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 Jack
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Buongiorno a tutti Fan di Lupin!
Non sono nuovo di questo forum, tre annetti fa già lo frequentavo, ora ho ripreso anke al fatto che ero curioso di vedere un po come andava il mondo di Lupin.
Torno qui, per poter condividere un po dei miei pensieri sull'ultimo flm (oav), che ho visto.Lupin III Green Vs Red.
Un film in cui nm ho capito il vero senso...
Anzitutto dovrei però dire che nn è stato certo d'aiuto il doppiaggio.
Il mio Lupin quello dell'infanzia e dell'adolescenza aveva la voce di Roberto del Giudice, e per me la filmografia di lupin è finita con episodio 0.
I film successivi ancora con RdG nn mi dicevano più nulla nonostante fossere ben curati, finchè lupin nn ha cambiato voce...
Ho guardato Green vs Red nella speranza che per il 40esimo ci fosse stato chissà cosa e forse ci stava ma nn con quel doppiaggio per quanto possa essere bravo onofri, mi ha deluso...
un gran rompicapo nella mia testa a tentare di capire quale fosse la vera voce di lupin x distinguere quello vero ma ovviamente nn c'era il solito lupin (RdG)...
i mille volti del ladro all'inizio vengono definiti emulatori, ma nn mi piace pensarla cosi!
ogni film di lupin ha la charter image e io l'apprezzo! se un giorno è piovoso e deprimente me ne guardo uno dai tratti duri o più satirici....beh insomma mi gusto lupin come voglio e mi piace in quel momento!
Cmq oltra la fatica di aprrezzare le voci la grafica è ben curata e la trama impestata!!!
a tratti senza senso per permettere allo spettaotre di immedesimarsi in prima persona nel film.
scontati i vari collegamenti alle serietv e ai precendenti lungometraggi, che mi hanno fatto molto piacere.
l'unica cosa è che io alla fine nn ho goduto nel finale.
non ho capito chi fosse il vero lupin quello rosso o verde!?!?!?! e poi la figura di logan a che è servita?
troppo tirata la storia bene tutto ma un po più di ovvietà nn avrebbe guastato secondo me!
ed infine anke io rivoglio il lupin parigino e nn sempre americano e che ca**o! che balla è nn si sa la nazionalità e il suo nome?!?!?!? se è nipote di un francese!!!!!
però ditemi chiu era il vero lupin xkè io alla fine penso dentro di me che nn era nessuno di quelli!!!

Scusate lo sfogo!!!!

Vi ringrazio se volete condividere i vostri pensieri con me!!!

Ciao!!!!!


 
Posted : 17/07/2009 2:35 pm
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Il problema di "Green vs Red" è la trama complicata, secondo me. Prima le storie di Lupin erano più semplici e comprensibili, oggi si cerca di scavare di più. Di certo, l'ultimo OAV non racconta la solita trama di Lupin III, anzi, il ladro non è nemmeno il vero protagonista, ma uno dei suoi emuli, Yasuo. L'idea di "Green vs Red" è bizzarra, ma, come per gli altri film e special tv, sarà riposta nel cassetto, perchè archiviata come trama a sè stante. Infatti, "Lupin III contro Detective Conan", l'ultimo special con il ladro, parla di tutt'altro tema, tanto che sembra il solito Lupin degli ultimi special che tu non hai molto apprezzato. Jack, la soluzione ci sarebbe per far tornare com'era Lupin III, non film tv alla "Perry Mason", ma una nuova serie animata, perchè sono gli episodi da 20 minuti che i fan italiani apprezzano di più!

Marco Poggi


 
Posted : 17/07/2009 6:18 pm
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Ti ripropongo la mia analisi del film, postata nel topic "ufficiale":

Alla fine ho forse individuato una nuova chiave di lettura.
Penso che Green Vs Red possa essere interpretato anche così:

c’è un Lupin in giacca verde, misterioso e ombroso, che vive tra i ricordi de Il Castello di Cagliostro e vuole rubale l’Ice Cube, un oggetto misterioso che fa gola a molti. E’ il Lupin primordiale.

C’è un Lupin in giacca rossa, più divertente e scanzonato, che scopre che il Lupin in verde è l’unico alla sua altezza. Lo stesso Jigen lo dice e afferma che lavorare con lui è stato divertente quasi come lavorare con Lupin rosso. E’ il Lupin nato dopo.

Lo scontro è solo e soltanto tra loro due. Perché da quarant’anni i fans si dividono tra i sostenitori di Lupin verde e Lupin Rosso. Il primo però è Yasuo.
Per non dare torto a nessuno, infatti, gli sceneggiatori introducono Yasuo. Lui chi è? Non è né il Lupin verde, né il Lupin rosso.
E’ il nuovo Lupin.
Questo perché Lupin non vive più tramite le serie animate, ma solo attraverso gli special televisivi.
Dunque non si può certo affermare che il Lupin di oggi sia quello verde o rosso degli anni ‘70.
Yasuo è una terza risposta e tutti i gli altri (ovvero i Lupin sciocchi e maldestri che si fanno arrestare in massa) sono… i Lupin così come sono stati interpretati negli OAV a cadenza annuale. Forse da parte degli sceneggiatori c’è pure l’intenzione di affermare che molti dei lungometraggi prodotti sono qualitativamente scadenti ed hanno prodotto solo una gran quantità di “brutte copie”.
Yasuo diviene Lupin indossando la giacca verde per poi passare a quella rossa, seguendo quindi l’evoluzione del personaggio originale. Quasi volessero dimostrare che Lupin verde e rosso sono la stessa persona e sono contemporaneamente anche Yasuo, cioè il Lupin del futuro.
Alla fine, infatti, vince Yasuo, come se fosse una promessa: “Lupin tornerà grande come un tempo. Tuttavia non sarà il Lupin che conoscete. Sarà un Lupin moderno al passo con i tempi”.
Promessa purtroppo non mantenuta dall’ultimo special incentrato sulla lampada di Aladino, ma questa è un’altra storia…

Resta da capire chi sia e cosa significhi la figura del vecchio. E’ lui che sprona Yasuo a diventare Lupin. E’ lui che lo battezza. E’ il maggior esperto di Lupin eppure non si è mai visto prima. Vive in una piccola casa di color rosso. La stessa dove vive Lupin rosso. E Lupin è un mago dei travestimenti… che sia lo stesso Lupin rosso a passare il testimone a Lupin/Yasuo, allora?

L’Ice Cube? All’inizio mi sembrava una storia mal e poco sviluppata. Alla terza visione ho invece capito che potrebbe essere il pretesto che Lupin rosso usa per capire se Yasuo ha davvero le capacità per succedergli. Lupin rosso sa fin dall’inizio che non è un gioiello, tant’è che quando è alle strette gli punta contro la Walter P38. E’ insomma un oggetto inutile, però era super sorvegliato. La sfida ideale per capire anche chi dei due fosse il più intelligente.

Che ne dite, può essere una interessante e valida chiave di lettura, questa?

Ciò detto, il mio giudizio personale:
Green Vs Red è un cartone incredibilmente poliedrico. Come Lupin. C’è tanta carne al fuoco e apparentemente sembra essere sconclusionato. Occorre guardarlo tante volte e ogni volta con la massima attenzione per capire che in realtà la trama è completa ed interessante. Riassume infatti tutta la quarantennale storia del ladro gentiluomo. Questo restando comunque nei canonici 90 minuti.
C’è la solita multinazionale senza scrupoli, l’eterna paura del Giappone di un futuro post-nucleare, il disprezzo comune, che unisce Lupin a Zenigata, nei confronti di qualsiasi stato, che sono visti come enti disposti a far del male ai propri cittadini pur di proteggere i propri interessi.
C’è Fujiko che come al solito gioca per conto suo, ci sono Jigen e Goemon che, anziché avere due squallide nemesi avversarie, tornano finalmente nell’originario ruolo di spalla. Si vedono poco, ma quel poco in cui compaiono piacciono.
Ci sono gli inseguimenti, ci sono le sparatorie, c’è un robottone che strizza l’occhio al regista Miyazaki (e al suo episodio della seconda serie Anche i ladri amano la pace), un Lupin folle che ride di continuo che ricorda il nemico pazzoide de L’Uovo di Colombo (anche lui compariva alla guida di un elicottero da combattimento ed aveva una risata insopportabile), e anche un Lupin dalla folta capigliatura che sembra quasi un tributo a Spike di Cow Boy Bebop, cartone incredibilmente carismatico che è a sua volta un tributo a Lupin.
C’è anche il solito Lupin che ruba il cuore alla ragazza di turno. Lo fa Yasuo con la sua bella. Arriva a travestirsi da Zazzà pur di farle capire che è bene che lasci perdere l’idea di amare un criminale. E c’è uno Zenigata alle prese con i soliti dilemmi morali.
Insomma, di più non si poteva proprio chiedere.
E poi dove lo vogliamo mettere il disegno? Parlando del character design siamo dalle parti della prima serie, sapientemente mescolata però con quella della seconda. E’ persino più curato di Episodio 0 ed una spanna (anche due o forse tre) sopra gli ultimi prodotti (Un diamante per sempre, Le tattiche degli Angeli, Tutti i tesori del mondo, La lacrima della Dea…).
Infine le musiche. Anche sotto questo versante il prodotto può dirsi completo. Questa volta è la quarantennale carriera di Yuji Ohno (compositore della serie) a dipanarsi lungo i novanta minuti della pellicola.


Il mio mito? Lupin III: da30anni sfugge alla cattura della polizia senza essere mai diventato parlamentare!

 
Posted : 17/07/2009 9:53 pm
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Infine le musiche. Anche sotto questo versante il prodotto può dirsi completo. Questa volta è la quarantennale carriera di Yuji Ohno (compositore della serie) a dipanarsi lungo i novanta minuti della pellicola. Il main theme è riprodotto varie volte nelle altrettanto varie versioni e remix di cui ha beneficiato nel corso degli anni.


Il mio mito? Lupin III: da30anni sfugge alla cattura della polizia senza essere mai diventato parlamentare!

 
Posted : 17/07/2009 9:54 pm
 Jack
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Ciao!
Recensione Obbiettiva:
Da molti anni, ormai, l’avventura animata di Lupin III prosegue attraverso i lungometraggi, che sono diventati a tal punto un appuntamento fisso per il pubblico giapponese, da rendere il celebre ladro creato da Monkey Punch una icona popolare, con la quale è possibile identificare un certo sentire comune, che vede gli spettatori uniti nel sognare l’afflato libertario che le innocue avventure in giro per il mondo, alla caccia di favolosi tesori, inevitabilmente riverberano. Nel 2007 il personaggio ha compiuto 40 anni e per l’occasione è stato creato questo originale OAV (ovvero un lungometraggio per il solo circuito dell’Home Cinema), trasmesso recentemente in Italia dal canale digitale Hiro dopo aver fatto molto parlare di sé a causa dell’interessante presupposto: Lupin in “giacca verde” contrapposto alla versione in “giacca rossa”.
I non avvezzi potrebbero non capire la posta in gioco, che, nei fatti, si concretizza in un confronto fra le prime “verdi” versioni animate di Lupin (quelle a cui aveva partecipato anche Hayao Miyazaki), generalmente considerate più cupe e d’autore, e quella invece “rossa” e popolare che ha tenuto banco per gli ultimi trent’anni: un particolare che comunque non va dimenticato è che in origine la giacca era effettivamente rossa e il cambiamento di colore avvenne perché si riteneva il verde più idoneo per la resa espressiva della versione animata. Si è perciò creato un curioso cortocircuito, per il quale la versione “verde”, variazione dell’originale, è generalmente indicata come quella più corrispondente alla specificità particolare di Lupin.
L’avventura animata parte da un presupposto non dissimile, e affronta la perdita d’identità e la necessità di ritrovare il vero nel caos. Lo fa con una regia che sperimenta e si concede un incedere lento, quasi malinconico, decisamente poco commerciale, dove Lupin si concretizza in quanto icona popolare e per questo annulla la propria dimensione umana. Di lui non si sa nulla, né la sua nazionalità né il vero nome, le sue musiche (quelle delle sue avventure animate) sono diffuse da televisioni e altoparlanti e questo lo rende più vicino a una dimensione ideale che alla realtà, ne favorisce una qualità quasi metaforica, quasi extradiegetica, tanto da elevarlo a paradigma di una situazione nazionale che sta cambiando e sta perdendo la propria specificità. Il discorso è articolato secondo due direttive, una puramente teorica e interna al personaggio e alla sua storia, e una invece storico-sociologica che applica lo sbandamento percettivo all’identità del Giappone.
Nel primo caso, quindi, ci troviamo di fronte a numerosi Lupin che, pur ponendosi come emulatori, sono comunque individui in cerca di una identità e che si proteggono a vicenda, tentano di compiere imprese straordinarie, ma anche di non infangare il nome del ladro (quando uno di loro viene arrestato per un banale taccheggio, gli altri lo redarguiscono severamente). I divertenti titoli di testa passano in rassegna alcuni di questi imitatori, i quali altri non sono che le differenti caratterizzazioni animate che il personaggio ha subito nel corso degli anni, attraverso tratti ora più tondeggianti, ora più stilizzati, fino al celeberrimo esperimento in “giacca rosa” della terza serie tv (dove peraltro qualcuno ricorderà una celebre sequenza in cui Lupin sguinzagliava molti cloni, presente anche nel filmato italiano della sigla). A questi si uniscono le emulazioni che hanno pescato dall’immaginario sedimentato dal ladro nel corso degli anni (uno dei cloni ricorda il Nabeshin di Excel Saga, che costituiva proprio un omaggio a Lupin) e una serie di riferimenti espliciti a molte avventure del passato, come il celebre lungometraggio Il castello di Cagliostro. Gioverà anche ricordare che il nome del più tenace fra questi imitatori, Yasuo, richiama sia il primo doppiatore giapponese del personaggio (Yasuo Yamada), che il primo designer che abbia mai lavorato su di lui (Yasuo Otsuka). Il “vero” Lupin (con la nuova e poco esaltante voce italiana di Stefano Onofri che sostituisce il compianto Roberto Del Giudice) per ribadire la propria autenticità, deve quindi superare tutti i possibili emulatori: non essendo infatti dotato di elementi che ne certifichino la sua specificità (dal momento che nome e nazionalità del ladro sono sconosciuti), può esistere soltanto primeggiando e adeguando quindi il proprio essere all’idea generalmente condivisa di Lupin (colui che esce sempre vincitore dalle sfide). Di qui il confronto, che si articola attraverso la dicotomia con Yasuo.
Il concetto è abbastanza chiaro: Lupin è unico, ma anche molteplice e comprende una varietà di uguali che non sono comunque sufficienti a ribadire la sua unicità, poiché egli è un’idea, prima ancora che una persona. Un’idea che affascina e crea emulazione in una generazione in cerca di ideali e modelli: il discorso non è dissimile da quelli spesso evidenziati nelle opere di Hideaki Anno (regista di Neon Genesis Evangelion) e anche qui nasconde una feroce critica al presente.


 
Posted : 18/07/2009 2:01 am
 Jack
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La seconda direttiva su cui si articola il racconto, dunque, investe direttamente la società giapponese post-11 settembre, che ha abbracciato l’idea della guerra globale e ha perso la propria natura non belligerante per abbracciare un pensiero reazionario (collegato al cubo di ghiaccio). e veleggia verso il caos. Il racconto non manca di esporre questa tesi in maniera esplicita, criticando il nuovo corso del Giappone, e in questo modo ribadisce come Lupin, nel suo incarnare un’ideale di libertà e avventura, si configuri come una sorta di controverso custode del dualismo caro alla società tutta, che non disdegna il confronto anche armato, ma segue le regole. Un’icona in bilico su un delicato equilibrio, che ora sta per rompersi.
L’idea di elevare un’icona senza reale identità a paradigma di una società che l’identità la sta perdendo è la traccia più forte che narrativamente questo special offre al suo pubblico. La tesi si riverbera poi su una messinscena che offre inserti psichedelici e onirici, e un intero passaggio a matita, dove il tratto diventa più grottesco e vicino alle caratterizzazioni del fumetto originale. L’incedere è quindi stimolante tanto più riesce a suscitare interrogativi nel pubblico e a porlo di fronte alla necessità di comprendere il valore di quanto sta guardando e dell’immaginario nel quale si sta specchiando.
Il confronto finale dove la posta in gioco diventa il superamento reciproco per il possesso del nome di Lupin, non diventa quindi soltanto quello fra le due più celebri concezioni del personaggio, ma anche una possibile espiazione che il Giappone stesso deve compiere prima di perdere definitivamente la propria identità e in questo le due anime del racconto (quella critica verso il presente e quella autocelebrativa nei confronti dell’icona e del suo passato) infine si ritrovano, dando forma a un film atipico e intelligente.


 
Posted : 18/07/2009 2:01 am
 Jack
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Ciao!

Recensione Soggettiva:
Guardandolo ancora una volta ho potuto constatare come la tua recensione nn torni!
Partendo ancora dal presupposto che per me le avventure di lupin III si concludano con episodio: 0 che per me è il miglior special tra quelli moderni, doppiato da Roberto del Giudice! Già con alcatraz connection stavo perdendo lupin, ma l’avventura mi è piaciuta. Episodio 0 racconta l’inizio, invece per me rappresenta la fine! Che poi anche in quel lungometraggio molte scene furono ispirate dalle serie tv!
Tornando al Green vs Red….
I Lupin che si succedono non è minimamente plausibile per me!
Chiariamo il fatto che Lupin III è III cioè il III successore di una stirpe. Nazionalità giapponese ma di origini francesi, di Lupin II, non si sa nulla o io non ne so nulla, ed è su questo punto che si snoda la trama!
Chi è il vero lupin colui che è discendente o colui che si merita il ruolo. La lettura che ho dato al film vedendola una prima volta è stata deviata dalle ambientazioni noir e dai rimandi alle serie tv, ma guardandolo nuovamente il film è piacevole ma non esageratamente bello come si dice su tutto internet!
Yasuo si traveste da Lupin quando capisce all’inizio che può farlo, perché ci crede.
Ci credono anke molti altri ed ecco i 50 lupin ancora! Nemmeno uno con la giacca Rosa…..
Ed infine il VERO Lupin, quello con la giacca rossa fino al minuto 32!
Riguarda il 32 minuto e capisci della figura di logan!
Colui che serve da collante tra yasuo e il lupin che vuole impersonare! La sua morte serve per riuscire poi a sviluppare la storia del cubo di ghiaccio ma alla fine è fin troppo marginale e deviatoria la sua figura, un buon sceneggiatore lo avrebbe compreso, ma ovviamente per i fan lo si lascia per dare più chiavi di lettura!
Si passa poi alla spudorata pubblicità del McDonald, che poi sono tutti occidentali anche le confezioni…il che rappresenta un lupin sempre più vicino al suo nuovo pubblico nel nuovo mondo!
Il lupin del vecchio continente è ormai altra storia…..
Cmq dicevo che poi si passa alla figura di fujiko piuttosto marginale come quella di jigen e goemon….
Finchè ecco la chiave del film! Minuto 42.20, ascoltare una decina di volte il discorso che fa mi ha chiarito tutto! E poi un uomo cosi robusto con delle mani che vengono inqudrate cosi simili a lupin!?!?!? E’ lui il vero lupin!
E’ lui che si è travestito da zenigata ed ha parlato con la ragazza di yasuo!
Il vero lupin è lui in un ruolo complicato quanto di breve apparizione!
Il vero lupin indossa la giacca rossa nel film solo per combattere diciamo…
Mi spiego: un Lupin nn si farebbe incastrare da un yasuo eppure ben due volte viene fregato, una con la chiavetta, l’altra quando stavano rubando il cubo di ghiaccio…
Lupin permette a yasuo di fare lo scambio con un pupazzo ma punta sorridendo la pistola sul ice cube!
Lui lo sapeva mentre tutti erano stupiti, le parole di yasuo ke poi viene anke riconosciuto dalla fidanzata vengono ad innescare in lupin una sorta di rabbia che l’ha portato in giappone a risolvere la questione dei suoi mille emulatori!
Jigen goemon e fujiko si fecero ingannare è vero ma non si può ingannare il nipote dell’Arsenico!!!!
Lupin sparando in faccia l’inchiostro verde a yasuo sul palazzo è come se eliminasse tutti i restanti lupin instaurando una sorta di sfida con lui.
Dopodiché un riferimento a myazaki e un lupin afro, che risolve la situazione di sfida inviando i bigliettini! Il lupin afro vede antrare nella casetta rossa un lupin e dentro vede un vecchio!
Ora c’è la sfida!
Una sfida proprosta sotto diverse chiavi di lettura!


 
Posted : 18/07/2009 2:28 am
 Jack
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Ecco che yasuo in giacca verde bendato x la macchia, e lupin in giacca rossa versione combattimento si sfidano!
La giacca verde sta nel cuore dei fan come segno del passato invece nel film come il lupin del futuro e per la rossa l’esatto contrario…
L’esito è incerto finchè Jigen e Fujiko nn vanno dal vero Lupin quello travestito da vecchio, facendo capire che loro lo sapessero già!
Mentre il lupin verde cioè yasuo parla con la nonna malata e lei le dice che alla sua fidanzata passerà il fatto che lui sia stato un lupin…. Questo perché in giappone c’è una specie di credenza in cui l’anziano è saggio e sa tutto anke se nn vede nn sente e non è presente….!!!!!eheheheh
Infatti la ragazza poi va a cercarlo nel negozio!
Ed ora il finale che ha mandato tutti in crisi!
Lupin giacca rossa, 500 nuova, (la cui pubblicità del film proprio a tal proposito era stata disegnata come livrea sulla yahama MotoGp nel gp del giappone nel 2007!), con l’anello della fidanzata di yasuo, e lui che sistema i capelli, con il poliziotto che dice che lui è UN nuovo lupin NON IL nuovo lupin, come dire io da domani sarò una persona nuova!, ma non è che mi sostituisco non so se ho reso bene l’idea… quindi ci aspetta d’ora in poi un nuovo lupin rinvigorito da quest’esperienza che lo ha portare ad affrontare se stesso e che gli ha fatto comprendere che lui come diceva spesso in tv si deve sempre superare! Un lupin nuovo in una 500 nuova! E poi lui è un ladro gentiluomo se nn teneva nemmeno l’anello che gusto c’era?!?!?!
Tutto chiaro ora spero che siate d’accardo in quest’analisi! Che di fatto ricongiunge tutto, perché non credo che il lupin del tesoro di babilonia non sia lo stesso lupin di bye bye liberty…
Di lupin solo uno c’è ne, sempre pronto all’avventura lui è, sempre molto audace questo è…….chi?yasuo?
Fatemi sapere e scusate se ho aperto il post nuovo nn trovando quello vecchio!
Ps.: c’è anke la presa in giro rivolta ai fan alla fine! Si sistema i capelli per trarre tutti in inganno!ah lupin, è sempre lupin! fino a roberto del Giudice…….x me,,,,,,,,,,

Saluti! E Fatemi sapere!


 
Posted : 18/07/2009 2:47 am
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E se avessero adottato l'espediente dei Lupin intercambiabili per sdoganarsi dalle controversie con i Le Blanc ? Dopotutto, se dovessi essere fiscale, oramai è più l'epoca di Lupin IV che di Lupin III...O no ?

Marco Poggi


 
Posted : 20/07/2009 4:03 pm
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E se avessero adottato l'espediente dei Lupin intercambiabili per sdoganarsi dalle controversie con i Le Blanc ? Dopotutto, se dovessi essere fiscale, oramai è più l'epoca di Lupin IV che di Lupin III...O no ?

    Marco Poggi

Speriamo di no, cioè vogliamo che arrivi un nuovo Lupin? Cioè, tu avresti mai voluto che la serie Lupin VIII andasse avanti?

Lupin III per sempre.


 
Posted : 20/07/2009 10:17 pm
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E se avessero adottato l'espediente dei Lupin intercambiabili per sdoganarsi dalle controversie con i Le Blanc ? Dopotutto, se dovessi essere fiscale, oramai è più l'epoca di Lupin IV che di Lupin III...O no ?

    Marco Poggi

Speriamo di no, cioè vogliamo che arrivi un nuovo Lupin? Cioè, tu avresti mai voluto che la serie Lupin VIII andasse avanti?

Lupin III per sempre.

Ma certo. Cercavo, però, di rispondere a Jack, ipotizzando l'idea di svincolare il personaggio di Monkey Punch dalla diatriba con gli eredi di Maurice Le Blanc che non vogliono parentele made in Japan attribuite a Arsenio Lupin!

Marco Poggi


 
Posted : 21/07/2009 3:02 pm
 Ryu
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Member Admin
 

Non ci dovrebbero essere piu' i problemi sui diritti, tant'e' che Lupin ha il suo vero nome nella distribuzione yankee degli ultimi anni.

bye


 
Posted : 21/07/2009 10:43 pm
Posts: 3321
Famed Member
 

Non ci dovrebbero essere piu' i problemi sui diritti, tant'e' che Lupin ha il suo vero nome nella distribuzione yankee degli ultimi anni.

bye

Meno male. Comunque, una cosa è certa, per cercare novità su Lupin, o si prova con OAV come questo, dove il protagonista è un altro e Lupin è solo visto come icona, o si torna a fargli fare dei puri e semplici furti! Certo, l'opzione tre ci sarebbe ed è la quarta serie tv regolare, un compromesso che piacerebbe anche allo spettatore occasionale!

Marco Poggi

Marco Poggi


 
Posted : 22/07/2009 9:51 pm
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Noble Member
 

anche per me GVSR ha una trama troppo complessa e contorta perchè venga annoverato nei cimeli della filmografia lupiniana; lo stile dark, disegni, le situazioni sono decisamente interessanti, ma la trama non me gusta...un Lupin ,due  Lupin, mille Lupin,il rosso il verde, il vecchio,il nuovo,mah... per me Lupin III è uno e basta, è il nipote di Arsenio Lupin, il personaggio creato nel 1905 da Maurice Leblanc



"Ho visto Lupin III sopravvivere a situazioni ben peggiori di questa: è sempre un passo avanti a noi" -  Zenigata in Lupin The 3rd The Movie- D

 
Posted : 30/07/2009 2:13 pm
Posts: 3321
Famed Member
 

anche per me GVSR ha una trama troppo complessa e contorta perchè venga annoverato nei cimeli della filmografia lupiniana; lo stile dark, disegni, le situazioni sono decisamente interessanti, ma la trama non me gusta...un Lupin ,due  Lupin, mille Lupin,il rosso il verde, il vecchio,il nuovo,mah... per me Lupin III è uno e basta, è il nipote di Arsenio Lupin, il personaggio creato nel 1905 da Maurice Leblanc

Già, è vero. Ti ricordi com'era contorta la trama de "Il ritorno di Pycal" ? Una cosa che non era certo semplice, come "La barriera invisibile".

Marco Poggi


 
Posted : 30/07/2009 2:17 pm
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