Preso dalla nostalgia dei bei film di Lupin, questo week-end ho preso l'ultimo Cagliostro e l'ultimo Mamoo in DVD e me li sono sparati sul lettore, tutti rigorosamente con doppiaggio RDG. Che dire? Che nella versione 2007 del film di Miyazaki non ho trovato traccia della sua vena poetica, ma il solito aspetto ironico-comico del personaggio, visto che Aldo Stella, il direttore del doppiaggio del 2007, ha lasciato libero un già ammalato Roberto del Giudice di fare e dire ciò che voleva e in quale tono voleva. Adattamento non completamente riuscito (continuo a preferirgli il primo del "Gruppo 30"), ma pur sempre un ottimo testamento del primo doppiatore italiano di Lupin, che è riuscito a coronare il suo sogno di doppiare quello che lui riteneva essere il film più bello sul personaggio. La domanda è se lo poteva fare prima del 2007, magari subito dopo la fine del doppiaggio della seconda serie, con lre voci della "Cinitalia edizioni".
La traccia di Mamoo del 1979 è quella che è stata la più ricercata, fino a qualche anno fa, ed ora che ce l'ho, come tutti voi, me la godo, alla faccia di Melazzi/Paperino e dell'imitazionie alla Sordi del personaggio di Kossinger (stavolta, gli strafalcioni italiani d'epoca non mi colpiscono, visto che anche la prima serie era stata doppiata in maniera diversa dall'originale). Inoltre, ancora oggi, credo che la versione'79 avesse bisogno di un DVD tutto suo (e non edito dalla Yamato, ma dalla "Storm video", che si occupa di anime movie italiani di fine anni'70), perché questo è un film uscito ufficialmente nei nostri cinema, un anno dopo il suo successo in patria, e avrei voluto vedere la versione rimasterizzata della vecchia bobina, piuttosto che godermi una traccia audio in più nel DVD regolare.
Che dite?
Marco Poggi
Ho chiesto ad un mio conosciente amante della fantascienza, di vedere "Mamoo" e l'ha fatto. Mi ha rispoisto che il film non gli è piaciuto, perché ritiene Lupin un personaggio incompatibile con la fantascienza. Insomma, al posto della sfida finale con il nano clonato, avrebbe preferito un bel furto.
Marco Poggi